Alimentazione del Capretto

Capretto di 24 h di vita
Capretto di 24h di vita

Il colostro è il primo alimento del capretto, indispensabile per il trasferimento del sistema immunitario dalla madre al figlio. Infatti nei ruminanti le immunoglobuline non sono in grado di attraversare la barriera placentare, mentre sono presenti in grandi quantità nel colostro. L’assunzione da parte del neonato di questo particolare tipo di latte deve avvenire nelle prime ore di vita, poiché la parete intestinale ne consente l’assorbimento diretto, mentre già dopo le prime sei ore di vita le immunoglobuline presenti iniziano a essere digerite dall’ organismo e scisse in amminoacidi.

Il colostro continua ad essere un buon alimento poiché ha un contenuto elevato di grassi, proteine, carboidrati, vitamine e minerali, ma perde la sua efficacia immunologica. Oltre a tutto ciò svolge un effetto lassativo, indispensabile per liberare il tratto intestinale.

Preparazione del colostro

Tutto il colostro prodotto dalle nostre capre viene congelato al fine di creare una “banca del colostro” in modo da averlo sempre disponibile. Dopo munto viene termizzato alla temperatura di 56 C° per un’ ora. In questo modo sembra che si inattivi il virus della Caev senza danneggiare le immunoglobuline (infatti queste a temperature superiori diventano termolabili).

Somministrazione del Colostro
Capretto di 2h di vita in fase di scolostramento

La Caev o Artritre-Encefalite Caprina è causata da un’ agente virale del gruppo dei lentivirus, si manifesta in duplice forma: artrite cronica nei soggetti adulti, encefalite nei giovani. Nei soggetti adulti colpiti si manifestano gonfiori delle articolazioni e quindi zoppie. Si hanno notevoli danni di carattere economico poiché gli animali tendono a diminuire notevolmente la lattazione fino all’ asciutta. Non vi è nessuna cura, se non la somministrazione di antinfiammatori. Ragion per cui l’imperativo è la prevenzione!
Ricordiamoci che un animale malato è un animale che non produce reddito!

Successivamente il colostro viene stoccato in contenitori da 200-250 cc. e congelato per essere poi pronto all’ uso. Lo scongelamento avviene in acqua tiepida in modo da non danneggiare l’efficacia immunologica.

Somministrazione del colostro

Viene somministrato tramite un thermos ad ogni singolo capretto alla temperatura di 40 C°. Nelle prime 24 ore di vita circa 450 – 500 grammi (circa 75 cc. per 6 volte al giorno). Questa quantità corrisponde al 10 – 12 % del proprio peso alla nascita. Viene somministrato per due giorni, dopo di che si passa al latte ricostituito.

Allattamento

particolare della tettarella
Particolare della tettarella

Dal 3° giorno di vita il capretto viene alimentato con latte ricostituito. Un’ allattatrice automatica svolge il ruolo che in natura viene occupato dalla madre, ossia quello di fornire costantemente ( 24 ore su 24) un latte appena composto alla temperatura di circa 40 C°. Viene preparato quarto per quarto in modo che sia sempre “fresco”. Questo sistema di allattamento è stato scelto perché ha enormi vantaggi

  • Economici: ha un costo inferiore del 25 – 30 % rispetto al latte materno ( giugno 2008: latte ricostituito € 0,35 al litro latte caprino € 0,50 al litro).
  • Logistici: si ha la possibilità di avere centinaia di capretti in spazi contenuti per la mancanza delle madri
  • Sanitari: si ha la possibilità di allontanare subito il neonato dalla madre e ricoverarlo in un ambiente più protetto da virus e batteri.

Vengono formati gruppi di 5 capretti e sistemati in box di dimensioni 1m x 1m con una tettarella a disposizione. Nei primi 5 –7 giorni di vita il capretto dovrà (aiutato spesso da un operatore) “imparare a succhiare”. Quello che in natura è dettato dall’ istinto e appare un gesto primitivo e semplicissimo spesso con l’ ausilio di macchine e attrezzature non rimane tale. Infatti il succhiare dalla tettarella inplica movimenti particolari che con la madre non sono richiesti.

Dopo di che il nostro capretto viene spostato in box di maggiori dimensioni dove è presente una tettarella ogni 20 capretti. Oltre il latte viene somministrato del supplemento: fieno (un buon fieno di loietto con una fibra molto fine) a volontà e del concentrato (mangime pre-starter) anche questo a volontà; l’ acqua sarà sempre disponibile. Quest’ integrazione farà si che ai 45 –50 giorni il capretto venga svezzato (tolto il latte) e non accusi traumi alimentari. La sua alimentazione rimarrà pressochè identica con la differenza che il concentrato sarà formato per il 60% da mangime e per il restante 40 % da fiocchi di mais e verrà razionato ( max 450 – 500 grammi al giorno suddivisi in più pasti).

Quantità di latte ingerito

Utilizziamo una farina latte formata per il 50 % da latte scremato in polvere. Questo prodotto è ottenuto col metodo “spray”. Per “ latte spray” si intende il latte bovino scremato polverizzato utilizzando un procedimento durante il quale il prodotto viene spruzzato ed essiccato istantaneamente.
I titoli lipidico e proteico sono del 23 % cadauno. L’ obbiettivo è quello di somministrare circa 30 grammi di materia grassa per litro, quindi il rapporto tra farina latte e acqua sarà grammi 125- 130 per litro. Ogni capretto ingerisce quotidianamente 2 – 2,5 litri di latte ricostituito, ossia circa 250 – 300 grammi di farina latte. Al momento dello svezzamento ne avrà ingerito circa 10 kilogrammi.

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